F1 | FERRARI E I PROBLEMI A MELBOURNE

FERRARI E IL CASO DELL'ALTEZZA DA TERRA: IPOTESI E IMPLICAZIONI TECNICHE


La prestazione della Ferrari SF-25 nel Gran Premio d'Australia ha sollevato molti interrogativi, soprattutto per il netto calo di competitività tra le sessioni del venerdì e del sabato.


L'ipotesi più accreditata è che il team di Maranello abbia aumentato l'altezza da terra tra le FP2 e le FP3, una modifica che avrebbe avuto conseguenze significative sul bilanciamento della vettura e, di conseguenza sulla sua velocità.


IL CONTESTO: UNA FERRARI COMPETITIVA CHE CAMBIA VOLTO

Nelle prove libere del venerdì (FP1 e FP2), la Ferrari si era dimostrata molto competitiva, mostrando un buon bilanciamento e confermando le prestazioni positive dei test pre-stagionali. Tuttavia, al sabato la situazione è cambiata drasticamente: la vettura ha perso equilibrio, evidenziando un comportamento instabile soprattutto in percorrenza di curva.

Secondo quanto riportato dal giornalista Federico Albano, l’ipotesi principale è che Ferrari abbia deciso di aumentare l’altezza da terra tra la seconda e la terza sessione di prove libere. Questa modifica avrebbe stravolto il setup della vettura, annullando il lavoro svolto fino a quel momento e portando a un drastico peggioramento della guidabilità.

In particolare, nelle FP3 la SF-25 ha sofferto di un marcato sovrasterzo in ingresso e percorrenza di curva, problema che poi si è trasformato in cronico sottosterzo in qualifica. Questo cambio di comportamento suggerisce che la monoposto abbia perso la corretta distribuzione dei carichi aerodinamici, probabilmente a causa della variazione dell'altezza da terra.

Charles Leclerc, Scuderia Ferrari HP
Foto di: Trentinolibero.it


UN ERRORE EVITABILE? LE PREPLESSITA' DEGLI ESPERTI

Se questa ipotesi venisse confermata, sarebbe un errore piuttosto grave da parte del team di Maranello. Come sottolineato dal giornalista Piergiuseppe Donadoni, Ferrari aveva già svolto un inteso lavoro sulle configurazioni di altezza da terra durante i test in Bahrain. Questo avrebbe dovuto fornire ai tecnici dati sufficienti per gestire la situazione senza compromettere il bilanciamento della vettura.

La decisione di modificare l'assetto potrebbe essere stata dettata dal timore di un'usura eccessiva del fondo, che avrebbe potuto portare a una penalizzazione in gara. In effetti, con i nuovi regolamenti, una monoposto con fondo troppo consumato potrebbe rischiare di non superare le verifiche tecniche post-gara, come accaduto a Hamilton e Leclerc lo scorso anno nel GP di Austin.


IL COLLEGAMENTO CON HAAS E I PROBLEMI AL RETROTRENO

Un altro elemento interessante è il possibile legame tra i problemi della Ferrari e quelli riscontrati dalla Haas. Il team americano utilizza molto componenti fornite da Maranello, in particolare nel retrotreno, e ha sofferto di difficoltà simili durante il weekend di Melbourne.

Ferrari ha apportato modifiche significative in questa zona della monoposto rispetto al 2024, tra cui una trasmissione. Questo componente ha già destato qualche preoccupazione nei test in Bahrain, dove Lewis Hamilton ha avuto un problema idraulico legato proprio alla trasmissione della SF-25, costringendolo a terminare anticipatamente la terza giornata di test.

Anche Haas ha accusato problemi tecnici al posteriore, suggerendo che la nuova configurazione della Ferrari potrebbe avere delle criticità strutturali o di affidabilità che si ripercuotono sulle prestazioni.

Foto di: DiariosullaRossa


UNA FINESTRA OPERATIVA TROPPO RISTRETTA?

Un altro aspetto preoccupante è la sensibilità della SF-25 alle variazioni di assetto. Se davvero una modifica di pochi millimetri ha causato un crollo delle prestazioni così evidente, significa che la vettura funziona correttamente solo in una finestra operativa estremamente ristretta.

Questo potrebbe rappresentare un problema significativo nel corso della stagione, poiché ogni circuito presenta caratteristiche diverse e le condizioni di gara possono variare. Su tracciati con asfalto irregolare o cordoli aggressivi, mantenere costante l'altezza da terra potrebbe essere difficile, rendendo la monoposto imprevedibile e difficile da gestire.

Se il team non riuscirà a trovare rapidamente una soluzione per rendere la SF-25 meno sensibile a queste variazioni, la competitività della Ferrari potrebbe essere fortemente compromessa nei prossimi appuntamenti del mondiale.

In conclusione l'ipotesi dell'aumento dell'altezza da terra come causa del calo di prestazioni della Ferrari in Australia è plausibile e supportata da diverse analisi tecniche. Se confermata, evidenzierebbe alcune lacune nella progettazione della SF-25 e nella gestione dell'assetto da parte degli ingegneri.
Il team di Maranello dovrà lavorare rapidamente per capire se si tratta di un problema isolato o di una debolezza della monoposto. In caso contrario, la stagione potrebbe rivelarsi più complicata del previsto, con una vettura che rischia di essere troppo fragile nei suoi equilibri e difficile da ottimizzare su ogni pista.

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